Consigliere di parità nel lavoro: attività raddoppiata
I dati emersi dalla relazione annuale
Ben 167 casi, con un aumento del 53% rispetto all’anno precedente: un dato che da solo fotografa l’intensa attività del consigliere di parità nel lavoro, emerso nel corso
dell’annuale conferenza stampa di Matteo Borzaga, consigliere di parità della Provincia di Trento, che ha avviato nel gennaio scorso il suo secondo mandato in
questo delicato ruolo.
Consigliere di parità: l’attività di sportello
Dopo una breve introduzione nella quale ha inquadrato i compiti del consigliere di parità ed evidenziato le significative differenze tra la legislazione italiana e trentina,
Borzaga ha commentato i dati giustificando l’aumento record dei casi con due principali motivazioni. Da un lato l’aver incardinato l’istituto nel 2022 presso il Consiglio provinciale, ha conferito all’ufficio maggiore visibilità e dunque facilitato l’accesso al servizio. Dall’altro, il crescente ricorso alla consulenza è indicativa di unaumentato e se mpre più diffuso disagio, con un peggioramento generale delle condizioni lavorative di lavoratrici e lavoratori.
Nel corso del 2023 come peraltro anche negli anni precedenti il consigliere di parità si è concentrato sull'attività molto impegnativa di sportello legale e di orientamento (una
peculiarità, questa, che è affidata al suo ruolo dalla legge provinciale trentina) trattando (in forma assolutamente gratuita e, ha tenuto a sottolineare, nel pieno rispetto della
privacy dei lavoratori) trattando, si diceva, ben 167 casi e riuscendo a trovare sempre una mediazione efficace.
Tra l’altro, ha aggiunto Borzaga, gli uffici sono stati da poco spostati in un’area di Palazzo Trentini con ingresso dedicato da via Torre Verde, in modo da garantire ancora
maggiore riservatezza agli utenti che vogliano fare ricorso al suo servizio.
Le tematiche prevalenti
Le tematiche prevalenti affrontate hanno riguardato principalmente la conciliazione vita lavorativa/vita familiare e altri problemi organizzativi specie per le lavoratrici al rientro dalla maternità. Altri aspetti controversi, la flessibilità/precarietà del mercato del
lavoro, soprattutto per le lavoratrici in materia di part-time involontario e il disagio lavorativo e mobbing (con un’incidenza di questa casistica misurata in ben 80 casi sul
totale). C’è da dire, che spesso l’attività del consigliere di parità, si svolge in affiancamento a quella dei sindacati o dei legali ai quali ha fatto ricorso il lavoratore prima di chiedere la sua consulenza. Si decide insieme come procedere, sempre nel pieno rispetto delle esigenze delle parti, con l’obiettivo di raggiungere una mediazione
serena e, in estrema ratio, di accedere almeno ai benefici della Naspi.
L’attività di sensibilizzazione
Accanto a questo impegno prevalente, il consigliere di parità ha svolto nel 2023 una serie di attività di informazione e di sensibilizzazione, tra cui spiccano i “Percorsi tra
nascita e lavoro” in collaborazione con la Fondazione Demarchi, la collaborazione con l'associazione “Lotus - Oltre il Tumore al Seno” e la partecipazione a numerose riunioni delle commissioni e comitati di cui è componente.
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Le sfide future
Ragionando in prospettiva, Matteo Borzaga ha richiamato la sfida di riuscire a sostenere il crescente carico di lavoro derivante dal tanto significativo aumento dei casi
trattati negli ultimi anni, oltre alla necessità di potenziare le attività di informazione e sensibilizzazione sui temi delle pari opportunità, anche facendo rete con altre istituzioni
che se ne occupano, in primis le consigliere di parità di Alto Adige e Tirolo e la Commissione provinciale pari opportunità tra donna e uomo.
Gli spunti dai consiglieri
Il Presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini ha ringraziato il consigliere di parità per l’intensa e preziosa attività svolta e lo ha rassicurato sull’attenzione rispetto
alla dotazione di organico, sopratutto in corrispondenza dell’aumentato carico di casi registrati negli ultimi anni. Ha sottolineato inoltre l’importanza crescente dell’istituto,
in particolare nel contesto di fragilità dell’attuale mondo del lavoro. Sono intervenuti alla conferenza stampa anche i consiglieri Eleonora Angeli (Lista Fugatti Presidente),
Francesca Parolari (PD), Michele Malfer (Campobase) e Michela Calzà (PD).
Angeli ha offerto spunti di riflessione sullo strumento della certificazione della parità di genere, suggerendo una sensibilizzazione delle aziende trentine su questi temi, mentre Parolari e Calzà hanno ragionato sulla conciliazione vita lavoro e sui nuovi modelli organizzativi che potrebbero facilitarne una più completa attuazione: servirebbero
nuove formule che rendano il lavoro più attrattivo, spostando la logica dei rapporti di lavoro dall’altro verso il basso, ha detto Parolari, attraverso una maggiore
responsabilizzazione e fiducia nei confronti dei lavoratori sia pubblici che privati, misurando il lavoro su obiettivi, piuttosto che sulla gestione oraria. Più rigida è l’organizzazione, maggiori sono i problemi, ha convenuto Borzaga, che ha detto di voler tenere conto degli spunti emersi per approfondimenti futuri.
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